top of page

 

 

Dal diario: Fioriture minime

 

C’è stato un tempo in cui sognavo di diventare un grand’uomo unicamente all’effetto di poter scegliere la mia sepoltura. Ed in quel tempo m’ero quasi deciso per il piede d’un pino, nella pineta del Piano della Bossola.

 

Beppe Fenoglio

 

Alcune pagine più recenti 

 

 

20 ottobre 2015

 

Non so se la vita è un sogno ma so di certo che i sogni sono l'unica realtà che possono ubriacarti di vita...

 

 

21 ottobre 2015

 

Persino i...librai, si arrogano il diritto di "umiliarci"! Un poeta è trattato quasi come uno spacciatore, uno che vende merce di contrabbando. E pensare che molti, troppi librai, non hanno mai aperto un libro per il solo gusto di leggerlo!

 

 

1 novembre 2015

 

Qualcuno...un giorno di tanto tempo fa disse...Il quaderno è il cuscino sul quale poso le mie lacrime ogni sera, attraverso il quale avverto ancora la carezza giovane della sua mano ma...com'è dolce star male quando ti accorgi che la sofferenza è tutto ciò che ancora ti rimane di quell'amore! Non si muore per non soffrire più, ma si muore quando, steso sul giaciglio della tua incoerenza, ti abbandona persino la voglia di... ricordare. E' il vuoto più assoluto che "disarma" la mente e "arma" le intenzioni!

 

 

15 novembre 2015

E pensare che "fior di giornalisti" sia della carta stampata che della televisione di stato, usano con disinvoltura e, naturalmente a sproposito, il termine "giustiziare" per definire un "assassinio" a sangue freddo! Somari!

Vocabolario Treccani: Giustiziare v. tr. [der. di giustizia] (io giustìzio, ecc.). – Sottoporre a esecuzione capitale, in seguito a "regolare condanna penale", e più genericam. in esecuzione di una condanna a morte: g. un criminale; i due traditori furono giustiziati all’alba. Erroneo l’uso del verbo nel sign. di uccidere, assassinare.

 

 

18 novembre 2015

 

Un termine usato a sproposito dai giornalisti italiani (questo accade soltanto in questo paese...estremamente confuso, subdolo e vile), è la parola "PRESUNTO" che in grosso modo vuole dire supponibile, ipotetico, non certo, contestabile! Premetto: comprensibile, anzi, d'obbligo sarebbe l'uso di questo termine se non si hanno prove certe del reato ma, delinquenti arrestati con le armi in pugno; ladri, assassini presi sul fatto; reo confessi; delinquenti inchiodati alle loro responsabilità da filmati palesi, da intercettazione telefoniche che svelano in maniera evidente la loro esatta identità e i loro loschi affari...sarebbero, per questi grandi "professionisti dell'informazione", per questi "difensori" ad oltranza del "diritto" (in questi casi, il diritto di cosa poi non è ben chiaro) "presunti" criminali? In poche parole, in Italia non basta essere colti in flagranza di reato, non bastano le prove inconfutabili, non bastano le confessioni...per poter definire senza usare termini impropri, criminale qualcuno? Siamo messi bene!

 

 

23 novembre 2015

 

"L’arte sconvolge, annienta le regole della società e fissa il suo sguardo oltre il visibile. È un modo di rincorrere l’eterno, una trasfigurazione della realtà che solo a pochi è concesso vedere" (Hermann Hesse)

 

Soltanto l'unicità classifica l'artista o il poeta. Il resto sono soltanto chiacchiere. Comodo vincere facile, recita una massima. Le baggianate restano baggianate ad aeternum, a nulla vale spacciarle per "genuinità".

 

 

26 novembre 2015

 

Qualcuno dichiara: io non partecipo ai concorsi letterari perchè non è giusto gareggiare, perchè le gare sono delle sfide (come se invece delle parole si utilizzassero pugnali). Nelle competizioni vi è sempre qualcuno che perde e io non sopporto che vi sia gente che debba perdere (io penso piuttosto che sia il contrario...non sopporti che non sia tu a vincere). Le competizioni sono antidemocratiche, sono antiproletarie, sono sempre manovrate (molte sì ma non tutte) e questi signori sono anche quelli che: non amo far leggere le mie poesie agli estranei; che si vantano di tenerle ben chiuse nel cassetto; sono quelli che si guardano bene dal postarle su Facebook, si dichiarano poeti ma non riesci a leggere una loro lirica neppure a pagarla a peso d'oro. Sono i soliti "preziosini" i soliti anticonformisti, i soliti bastian contrario. Allora mi chiedo: ma cosa scrivi a fare, sei come quelli che preparano un pranzo per 20 persone e non invitano nessuno per non dare agli altri la possibilità di sapere come hai cucinato. A cosa serve scrivere se poi non lo fai leggere a nessuno, se non sperimenti ogni tanto la tua capacità di colpire al cuore. Non credo a chi afferma di scrivere esclusivamente per se stesso...
l'autoerotismo della parola giova a poco e non puoi certamente chiamarlo un atto "d'amore"...se non esclusivamente nei confronti di te stesso.

 

 

29 novembre 2015

 

Tenendo conto che la banalità trionfa sempre...rende e non impegna, ha ancora un senso oggi, la ricerca, la sperimentazione, l'inventiva, l'estro, la creazione di nuove forme espressive in campo artistico e letterario? La scolarizzazione massiccia di questi ultimi tempi, ha prodotto un effetto contrario al previsto? Io penso piuttosto che tutto questo sia da attribuirsi a una decadenza totale di tutti quei valori e quei criteri che stabilivano, in passato, il confine fra il lecito e l'illecito, fra la peculiarità, la professionalità e l'improvvisazione. Oggi "tutto" viene considerato lecito alla luce di un non chiaro diritto a contestare ogni cosa anche su basi totalmente inesistenti o attraverso concetti puramente di comodo e non scientificamente comprovati. L'ignoranza, armata di superbia, maleducazione, arroganza, prepotenza, presunzione, etc etc, la fa ormai da padrona. Viviamo in un'era di totale decadenza. Questo non è progresso, questa non è democrazia ma una concezione ambigua e fuorviante dell'esercizio del diritto. per questo motivo oggi, anche un emerito imbecille ha la possibilità di...affermarsi in ogni campo e troverà sempre chi lo sostiene!

 

 

05 dicembre 2015

 

a volte mi verrebbe voglia di contestare, e anche in malo modo, le numerose stronzate (specialmente di carattere politico e sociale) che leggo ogni giorno sui social network e poi (a fatica) mi trattengo e mi dico che...anche gli imbecilli hanno il diritto di esprimere, in piena libertà le loro idiozie...(esercito anch'io, molto spesso, questo diritto)

 

 

19 dicembre 2015

 

Forse sarebbe opportuno informare il Cremonini (in merito alla canzone "Ecco qua il Natale") che il Natale non è una ricorrenza inventata dal consumismo, ma, per chi ci crede (e sono degni di rispetto come chiunque) è la "sacra" ricorrenza della natività di Gesù Cristo e che se è diventata quella che è oggi, non è colpa della religione ma di quelli che come lui, non perdono l'occasione di sfruttare ogni cosa, ogni argomento, pur di trarne  vantaggio economico

 

 

26 dicembre 2015

 

ogni rivoluzione è figlia di un'altra rivoluzione...mai perdere di vista questo concetto!

 

 

1 gennaio 2016

 

...certo, il destino esiste e ci mette del suo ma ricorda...non decide mai da solo!

 

 

2 gennaio 2016

 

Un simpatico amico questa mattina, mi ha confessato che non riesce a entrare nel senso delle mie poesie: Mio caro amico cercherò di aiutarti con questo esempio: Le porte che rimangono aperte, e quindi di facile accesso, sono quelle che non custodiscono nulla d'importante. Se hai qualcosa di prezioso da custodire lo chiudi a chiave in un luogo nel quale soltanto a pochi è concesso accedervi. Non esistono significati inaccessibili se possiedi il passepartout dell'umiltà, della passione e della sensibilità. Lasciati avvolgere dalle parole, danza con esse, e soprattutto interroga il tuo cuore, egli ti condurrà anche al mio cuore, questo è il compito della poesia, ti accorgerai che non vi sono distanze fra un cuore e l'altro e se vi troverai una porta apparentemente invalicabile, non avere paura, anche se non ne possiedi la chiave...basterà bussare e la "porta"...si aprirà.

 

 

Il segreto del cambiamento consiste nel concentrare la propria energia per creare qualcosa di nuovo, e non per combattere contro il vecchio (Dan Millman)
Quanti idioti qui in Italia, non l'hanno ancora capito!

 

 

9 gennaio 2016

 

Il  poeta è un eterno insoddisfatto, il lettore è uno scippatore di sensazioni

 

 

10 gennaio 2016

 

che poi...chi ti arriva puntuale a ironizzare su qualcosa che hai appena condiviso su quella diavoleria che è il social network, o a far polemica, a puntualizzare, a contestare, è sempre quel contattino ino ino che hai li nell'angolino da anni, che non si è mai fatto vivo per un solo mi piace, un commentino breve breve ma positivo, un salutino con la manina... E' quello che se ne sta lì rintanato nel suo "covino puzzolente" ad aspettare l'occasione per sfoderare la sua inesistente intelligenza, per far "bella figura" a tue spese. In fondo è un altruista, crede di essere indispensabile il poverino, senza la sua opera di "restauro" ai pensieri altrui...cosa ne sarebbe di un social network?

 

 

15 gennaio 2016

 

Dunque si riparte: ecco il mio terzo libro. Giovedì 14 gennaio 2016 ho incontrato l’Editore Piero Partiti, nel caffè Abrate di via Po a Torino. Mi sarebbe piaciuto intitolarlo Canti occitani prima della neve, adoro questo titolo  ma l’editore,  mi ha manifestato le sue perplessità. In effetti  questo titolo potrebbe confondere le idee, potrebbe far pensare a delle poesie scritte in lingua d’oc , con tematiche circoscritte all’area occitana. Si rischia di ridurne drasticamente  l’area di vendita. D’altronde i libri hanno bisogno di essere venduti, se no a cosa serve pubblicare. Mi calerò le braghe ancora una volta e mi farò piacere Canti liberi prima della neve, a meno che, all’improvviso un altro titolo meno vincolante, non mi si insinui nel cervello.

 

 

20 gennaio 2016

(Dedicato al signor x)

...lo sai perchè un giorno sarò in grado di guardarti dall'alto in basso? Perchè il letame dei tuoi no hanno reso fertile il giardino nel quale ho seminato i miei sogni

 

 

21 gennaio 2016

 

ma quando caxo la smetterai di scrivere poesie che NON si distinguono dalla prosa? la poesia (dovresti saperlo) e tutt'altra cosa. Ok se proprio ti va, se non ne puoi fare a meno, scrivine anche una al giorno, fallo, ma per favore... chiamala con il suo nome, magari è anche ottima prosa, non ne discuto, ma non chiamarle poesie...e soprattutto, non metterla in colonna, non inganni nessuno. Capitto mi hai???

 

 

22 gennaio 2016

 

la poesia non giudica, non assolve, non condanna, non fa sermoni, la poesia non attacca, non si difende...la poesia trasmette sensazioni, non è...ciarlona!

 

 

27 gennaio 2016

 

A proposito del giorno della memoria...:

Eppure ti professi antirazzista, antifascista, antinazista, anticapitalista...paladino della libertà, l'unico e incontrastato "giusto" di questa terra, il guardiano della democrazia...ti riempi la bocca con la parola resistenza, i partigiani, la liberazione! Ti ho sentito maledire gli ebrei, gli hai augurato una nuova shoah...lo hai scritto sui muri, hai gridato che devono sparire dalla faccia della terra e lo facevi con il pugno alzato!Sai dove te lo devi ficcare quel pugno?Tu non sei di sinistra, anzi non sei neppure di destra, tu sei uno stronzo e basta! Ebrei = nazisti hai detto, per quello che succede in Palestina. Anch'io ho a cuore la causa palestinese, ma anche quella degli ebrei. Soltanto il dialogo porta alla pace, il compromesso sensato. La pace non si conquista con la soppressione della controparte, quella è una pace maledetta, strappata con la violenza, è una pace che odora di sangue...NON è pace! Mi hai detto, con quel tuo fare presuntuoso e idiota : "Cosa c'entra la democrazia adesso? A me non interessa la pace, io voglio soltanto averla vinta" punto! Non me ne frega nulla del tuo punto di vista". Ecco un esempio di "uomo intelligente", di un "moderno" paladino della..."libertà", di un emerito imbecille che non conosce la storia, gli orrori della repressione, i campi di sterminio, i forni crematori, i massacri. Quello che mi fa senso è che sei anche laureato! Tu non sei paladino di nessuno, tu si nu...ommemmerda e basta!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il diario è coperto da Copiryght ©. Se ne autorizza la condivisione di alcune parti a patto che, oltre al titolo, venga "sempre" citato

il nome e cognome dell'autore 

bottom of page